Banda Musicale Comunale e Schola Cantorum tra storia e musica

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Tra storia e musica: la Banda Musicale Comunale e la Schola Cantorum di Genazzano raccontano le loro storie ultracentocinquantenerie” è una pubblicazione edita in questi giorni dall’assessorato alle Politiche Culturali con il patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio, la quale ripercorre nel tempo i momenti essenziali che hanno caratterizzato queste due antiche realtà associative genazzanesi.


In base ai documenti dell’Archivio Storico comunale, -si legge nel libriccino- la costituzione di una Banda o Concerto Musicale risale al luglio 1845 con l’approvazione di un dettagliato regolamento da parte del Consiglio Comunale”, approvato, a sua volta, dalla Congregazione degli Studi dell’amministrazione pontificia il 2 settembre 1846. La Schola CantorumPadre Antonio Belli” trova la sua più antica menzione nella partitura musicale di una “Via Crucis” composta da Fortunato Santini (1778-1861) e dedicata “Alli cantori di Genazzano”.  Dedica scoperta a Subiaco dal suo attuale maestro, Giovanni Proietti, impegnato per anni nella sistemazione dell’archivio musicale del monastero benedettino di Santa Scolastica. Schola_Cantorum

Almeno quattro generazioni si sono alternate nella vita delle due più antiche realtà associative musicali e culturali di Genazzano: la Banda Musicale Comunale, Luigi Gardini, e la Schola Cantorum, Padre Antonio Belli, ” hanno evidenziato il sindaco, Fabio Ascenzi, e l’assessore alle Politiche Culturali, Augusto Milana, nella premessa della pubblicazione. Due associazioni, ma, soprattutto, due istituzioni culturali della comunità genazzanese che hanno formato ed educato generazioni di giovani, instillando quel senso “del bello e dell’armonia” in tempi nei quali la scolarità era preclusa ai più. L’elemento caratterizzante per entrambe, nondimeno, sono stati i maestri direttori che si sono succediti alla loro direzione e che hanno segnato con la passione e l’insegnamento molti musicanti e cantori.

Della banda il più antico ricordo è per Luigi Gardini, direttore dal 1893 al 1913, il quale alla morte, avvenuta a Roma il 9 luglio 1929, volle essere sepolto a Genazzano, pur essendo originario di Forlimpopoli in provincia di Forlì, e, quindi, Saddi, Marconi, Steccanella ed altri ancora, fino al maestro Gino Tomassetti, recentemente scomparso che diresse il complesso bandistico genazzanese dal 1963 al 1991, lasciandolo nelle mani dell’attuale maestro direttore, Enrico Silvestri, suo allievo e continuatore. Della Schola Cantorum si ricorda l’agostiniano padre Fulgenzio Fulgenzi, nato nel 1839 e dal 1868 al 1913, anno della morte, organista e maestro di cappella nel banda_musicalesantuario della Madonna del Buon Consiglio, dove la Schola Cantorum animava le celebrazioni religiose. E Fausto Curzi (1913-1958), che sebbene cieco aveva nella musica quella mano invisibile capace di guidarlo, tanto da essere assunto come organista dai padri agostiniani del santuario della Madonna del Buon Consiglio “per le particolari doti musicali ed artistiche”. A dare il segno e la svolta alla Schola Cantorum fu, tuttavia, il compositore padre Antonio Belli in un primo periodo dal 1966 al 1969 e, quindi, dal 1980 alla morte, 1999. Egli ampliò il repertorio dell’antico coro per musiche sacre facendone una corale capace di affrontare brani musicalmente raffinati. Un impianto artistico proseguito dall’attuale direzione del maestro Giovanni Proietti e tale da fargli eseguire trascrizioni sofisticate di compositori italiani e stranieri.

La pubblicazione del libretto non è stata che l’ultimo atto di un progetto che ha visto i due complessi musicali esibirsi nel mese di marzo al Castello Colonna, intessendo una trama di brani della propria tradizione e storia. Il tutto incorniciato da una mostra realizzata con l’apporto di immagini e documenti messi a disposizione da decine di volontari che hanno tratto fuori il materiale dall’archivio storico comunale e da raccolte private.

 

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