Cos'è il Monumento Naturale

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La Selva comprende uno dei più bei boschi del piccolo gruppo montuoso dell'area dei
Monti Prenestini a Est di Roma
Oggi è l unico residuo di vegetazione autoctona rimasta che si può osservare nell’alta valle del
fiume Sacco
Ricca di preziose specie vegetali e popolata da una fauna interessante, un frammento di grande
importanza e bellezza dell'antica foresta prenestina, che in passato copriva quasi il 35 % della
regione e che si è ridotta notevolmente attraverso i secoli. Dopo lunghi periodi di sfruttamento,
dagli anni Settanta del secolo scorso non sono più stati tagliati alberi e la Selva conserva al suo
interno esemplari maestosi di cerro e altre essenze arboree.

Grazie alla tenace azione di associazioni
di cittadini, dopo l'apposizione dei vincoli idrogeologico e paesistico nel 2000 è avvenuta
l'istituzione del Monumento Naturale da parte della Regione Lazio assieme a quello della non
lontana Valle delle Cannuccete.

Il bosco, posizionato vicino all'abitato di Genazzano, è parte del
bacino imbrifero del fiume Sacco.

Geologia: La Selva si estende nel settore più meridionale del
comprensorio calcareo dei monti Prenestini, ricco di manifestazioni carsiche tra cui doline, pozzi,
solchi, grotte e sono separati dal gruppo dei Lucretili dalla valle dellAniene.

Flora: La Selva di Genazzano presenta caratteristiche floristiche e vegetazionali particolari.

Il bosco è caratterizzato
dal connubio cerro-farnetto, prevalente nella fascia planiziale e basso collinare della provincia di
Roma, ma oggi quasi completamente scomparso a causa della forte presenza antropica. Oltre a
queste due specie sono presenti anche altri importanti legnose quali la farnia, il tiglio, il carpino
bianco, lacero opalo, lontano nero ed altre ancora. La presenza di tali specie è dovuta a una
situazione bioclimatica particolare, presenza di copiose precipitazioni ed elevate temperature. Molto
interessante è anche lo strato arbustivo, con alloro spontaneo, pungitopo, rovo, nespolo, biancospino
comune e di montagna, melo selvatico, perastro ed altro ancora. Interessanti sono anche alcune
specie dello strato erbaceo, dove spicca la presenza di due carici, Carice di Griolet e Carice
maggiore: specie rarissime e in pericolo di estinzione.

Fauna: Si possono segnalare delle presenze
piuttosto rare e significative: il granchio d cqua dolce, che predilige le acque dei numerosi ruscelli
presenti, l'istrice, del quale si segnalano diversi sistemi di tane scavate nei pendii più acclivi,
l'allocco, rapace notturno di media taglia del quale si possono facilmente udire i richiami anche
durante il giorno.

Storia del territorio: Di proprietà del cardinale Del Drago, il bosco denominato la
Selva venne da questi donato alla fine del XIX secolo al Comune di Genazzano che vi autorizzò
luso civico (raccolta del legnatico). Come in buona parte dei boschi appenninici di media e bassa
quota, fino agli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso vi è stato prodotto il carbone e delle
antiche pratiche di preparazione restano tutt'oggi le piazzole dove venivano allestite le carbonaie.
Gli ultimi tagli sono stati effettuati nel 1975.

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