Palazzo Apolloni

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L'edificio è in stile gotico aragonese. La tradizione ha voluto riconoscervi la casa natale di Papa Martino V; in realtà non è neppure certo che essa sia mai stata abitazione di qualche membro della famiglia principesca, ma sicuramente è stata abitazione di un nobile cortigiano, data la sua eleganza, donatagli dalla presenza di pregevoli esempi di finestre bifore che si possono ritrovare scendendo ancora verso sud in altri palazzi affacciati sulla strada principale.

L'edificio è costituito da tre piani ed uno interrato destinato a cantina.

Il piano superiore presenta due ambienti; quello di destra destinato a cucina, l'altro probabilmente usato per l'amministrazione dell'azienda. In fondo all'atrio è presente la scala in pietra ad un'unica rampa, impreziosita da due mezze colonne in rolli, sormontate da capitelli che portano l'arco a tutto sesto lavorato. Il piano superiore è composto da un salone di rappresentanza, ornato da un camino, da cui si accede ad una stanza forse camera da letto del proprietario.

L'ultimo piano, probabilmente usato dai familiari, ha ad ovest un servizio igienico ed una soggetta che esce sul vano scala. Non vi è traccia dell'originale pavimentazione interna forse in maioliche. Passato di proprietà alla famiglia Apolloni, l'edificio cosiddetto "Uditorato", fu sede del Tribunale del Barone.

Nel 1910 il Palazzo fu acquistato dal Cardinal Vincenzo Vannutelli che ne commissionò il restauro all'architetto Giovenale, il quale fondava il suo principio di restauro sulla ricomposizione dell'edificio mediante la riproduzione di elementi originali.

 

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